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Linee guida generali per l'allenamento dei glutei: regola #1

2025-02-01 16:51

Massimiliano

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Linee guida generali per l'allenamento dei glutei: regola #1

La prima regola è mantenere la colonna vertebrale in posizione neutra, preservando le sue curve naturali.

In questa prima serie di video verranno illustrate le quattro regole universali da seguire durante l'allenamento dei glutei, con un'importante precisazione: tutto deve essere personalizzato! È fondamentale trovare la stance ottimale (cioè la distanza tra i piedi), l'impostazione e l'esecuzione corretta, adattando la tecnica in base all'autonomia, agli obiettivi e all'esperienza individuali.


La prima regola è mantenere la colonna vertebrale in posizione neutra, preservando le sue curve naturali. La colonna, infatti, non è dritta, ma presenta due curve convesse (lordosi) nelle zone cervicale e lombare, e due curve concave (cifosi) nelle regioni dorsale e sacrale.

Durante l'esecuzione degli esercizi, la colonna vertebrale può muoversi, ma il movimento deve rimanere entro un range che consenta di considerarla ancora neutra. L'obiettivo è mantenere la schiena il più neutra possibile.

Sollevare carichi con un iperestensione (inarcare eccessivamente) o una flessione eccessiva (arrotondare troppo) della zona lombare è quasi sempre causa di fastidi, dolori o, peggio, infortuni. Questa regola è particolarmente importante per esercizi come lo squat, lo stacco (stacco da terra classico, stacco sumo, stacco rumeno) e il good morning.

Facciamo un esempio pratico: prendiamo lo stacco da terra a gambe semitese, esercizio durante il quale mi viene spesso chiesto "Fino a dove devo scendere?". Una maggiore flessione del tronco aumenta l'attivazione dei muscoli estensori dell'anca (glutei e ischiocrurali), ma non possiamo spingere la flessione all'infinito. Soprattutto, non dobbiamo perdere la curva lordotica nella zona lombare, perché superare i nostri limiti di flessione porta a un'inversione della curva, compromettendo l'efficacia dell'esercizio e aumentando il rischio di infortuni a medio termine.

 

MM