Il corpo resiste alle lesioni quando la potenza generata dalla colonna vertebrale rimane bassa: in questa frase, in effetti, ci sarebbero già entrambe le risposte.
Il meccanismo della lesione è abbastanza semplice: se si carica il corpo (es.: quando state eseguendo un Squat) e poi si muove la schiena perdendo, inoltre, la posizione neutra (non state quindi bloccando la colonna vertebrale), la potenza generata a livello di quest'ultima aumenta (si evidenziano forza e velocità elevate) e il rischio di lesione è maggiore.
Un classico esempio è la rotazione del bacino negli ultimi gradi dello squat profondo, chiamata in inglese ”butt wink”.
Pertanto la soluzione è abbastanza semplice: se volete muovere la colonna, dovete sottoporla a un carico minimo (es.: un ballerino può competere in sicurezza nel suo sport). Allo stesso modo, se volete sollevare un un peso elevato caricando la colonna vertebrale è meglio non muoverla e tenerla nella zona neutra. Bloccatela in posizione e tenetela rigida mentre vi muovete con le anche.
Se state eseguendo solo alcuni Squat a corpo libero e perdete la lordosi lombare (quella fisiologica s'intende), non sarà un grosso problema perchè la potenza generata dalla colonna vertebrale è minima. Tuttavia, non appena si aggiunge un bilanciere le cose cambiano: se perdete la lordosi lombare sotto carico la potenza generata aumenta su una o due articolazioni specifiche della colonna vertebrale (solitamente L4/L5 e L5/S1). Pertanto quando la potenza si concentra su uno o due segmenti lombari, il rischio di lesioni aumenta.
Il dott. McGill ha scritto: “in termini di stress e resilienza della colonna vertebrale, bloccarla in una posizione neutra e muoversi interamente sul fulcro dell'anca sarebbe la cosa migliore”.
MM
